L’educatore, in collaborazione con le altre figure professionali, contribuisce alla creazione di un ambiente “protetto” in cui diventa possibile riappropriarsi delle proprie abitudini attraverso la promozione della creatività, dello spirito e del recupero dei rapporti significativi. In quest’ambito si strutturano attività espressive che vanno ad integrare le abilità cognitive e che mantengano o rigenerano l’interazione sociale. Attraverso la programmazione di attività socio – educative si interviene sui seguenti aspetti:
- decadimento cognitivo
- disturbi del comportamento
- abilità ed autonomie residue
Le attività vengono organizzate sia in forma individuale che di gruppo in linea con i gusti le preferenze e le risorse cognitive e funzionali delle persone residenti. La proposta del gruppo che segue questi aspetti considera attività espressivo-manuali e grafico-pittoriche, ma anche momenti di tipo ludico, arricchiti da musica e giochi in linea con la storia di vita. La stimolazione cognitiva avviene attraverso iniziative come l’orto terapia e la terapia della bambola, inoltre si organizzano momenti di preparazione di piatti tipici e torte.
Il programma socio-educativo è flessibile secondo le circostanze e gli stati d’animo delle persone assistite coinvolte.